VALUTAZIONE

Uno degli elementi maggiormente caratterizzanti dell’esperienza, realizzata nel corrente anno scolastico è l’aver affrontato la progettazione con una visione curricolare per competenze del processo messo in atto. La progettazione per competenze risulta poliedrica, flessibile, modulabile, diversificabile; richiede metodologie plurali e integrate, che rendono l’intervento didattico meno generalizzabile e impersonale.

 

Il percorso si configura come realizzazione di una parte di curricolo in continuità con quanto avviato nello scorso anno scolastico. Questa sperimentazione biennale ci ha portato a consolidare l’idea che si può operare con gli alunni all’interno di quanto l’Istituto ha elaborato e soprattutto che esiste congruenza tra quanto previsto e quanto poi si va a realizzare. Si conferma quindi l’idea che si possa operare nella scuola in visione curricolare, tenendo d’occhio i traguardi di competenza, attraverso una azione complessiva sul piano progettuale.

 

Un altro elemento importante che il percorso ha messo in rilievo, è lo sviluppo della capacità dell’osservare.

Afferma L. Czerwinsky Domenis che “risulta opportuno affinare nel bambino la percezione dello spazio con un intervento attivo, esplorando la realtà attraverso il movimento. Un’attività di questo genere avrà come effetto quello di sensibilizzare il bambino a:

  • cogliere certi mutamenti che egli può produrre nello spazio percettivo spostando il proprio punto di vista;
  • cogliere e rappresentare la diversa prospettiva di chi occupa un punto diverso nello spazio;
  • cogliere e rappresentare i rapporti spaziali topologici, proiettivi, euclidei.”

 

La progettazione didattica è opportuno quindi che tenga conto che nel bambino esiste una separazione tra lo spazio percepito, quello che viene colto attraverso i sensi, e lo spazio rappresentato, che, ricostruito come immagine nella mente, è una copia semplificata, schematica, che nasce da una rielaborazione concettuale e logica.

 

Il percorso ha, inoltre, consentito di avviare i concetti specifici del linguaggio cartografico:

  • orientamento
  • forma e forme
  • coordinate geografiche
  • tipologie di carte
  • caratteristiche di una carta geografica e sua legenda
  • scala

utilizzando un approccio ludico e laboratoriale, che ha creato un’alta motivazione negli alunni. Nelle singole attività gli alunni hanno partecipato con entusiasmo ed energia, chiedendo sempre prima…e poi cosa facciamo, dimostrando uno stato di anticipazione emotiva verso quanto si stava producendo e costruendo.

Tutti questi concetti saranno ripresi nei prossimi anni scolastici arrivando alla formalizzazione disciplinare specifica.

 

Importante la presenza degli strumenti multimediali e soprattutto l’uso del web 2.0. L’integrazione tra i linguaggi, quello della geografia e quello digitale, ha offerto la possibilità di costruire ambienti di apprendimento diversificati, che offrivano stimoli e soluzioni diverse alle singole proposte didattiche e situazioni nelle quali gli alunni si trovavano ad agire. La scuola non ha lavagne interattive multimediali, si è utilizzato il laboratorio informatico. L’esperienza ha però dimostrato le opportunità di uno strumento come la LIM e soprattutto di un collegamento internet e postazione computer fissa in classe. Su tale base, come insegnanti, ci stiamo muovendo in più direzioni (Comune, Scuola, Enti), per ottenere al più presto la strumentazione multimediale completa.

 

Se punti di debolezza vi sono stati, essi sono da condurre ai tempi scuola, sempre più ridotti e alla difficoltà organizzativa che vede l’insegnante solo in attività che invece acquisirebbero maggior valore e qualità se condotte assieme ai colleghi.